Hai deciso di aprire il tuo sito e-commerce e vuoi capire quali sono i costi per iniziare a vendere online? In questo articolo ti spiegheremo esattamente come si calcola il prezzo di un sito e-commerce e quali sono i fattori che influiscono sui costi.
La vendita online è un’opportunità ghiotta per chiunque abbia intenzione di fare impresa. In particolare per chi possiede già un negozio fisico costituisce un’evoluzione naturale, soprattutto in virtù della crescita esponenziale che si è verificata negli ultimi due anni.
Senza esperienza, però, è piuttosto complesso comprendere quali siano le spese relative alla creazione di un sito e-commerce.
Dall’esterno, infatti, sembra tutto molto semplice: basta creare un sito web, scegliere qualche articolo da inserire in catalogo e aspettare che i clienti inizino a comprare.
Andando ad approfondire, tuttavia, la realtà è molto più articolata.
Vendere online non si limita solo ad avere un sito e-commerce accattivante, ma ci vuole un magazzino di prodotti, bisogna fare promozione, si devono individuare i consulenti giusti da cui farsi seguire, vanno gestiti i pagamenti, c’è da curare la logistica.
Insomma, si tratta di far crescere un’attività in tutte le sue sfaccettature e, per questo motivo, è necessario partire avendo almeno le nozioni base.
Chi ha già un negozio su strada è avvantaggiato perché conosce e sa gestire, almeno in parte, alcuni di questi passaggi. Ma, anche in questo caso, si deve considerare la differenza tra il commercio online e il commercio tradizionale.
Questa premessa serve per farti capire che il commercio online è un’attività articolata e il prezzo di un sito e-commerce dipende da molti fattori. Per partire nel modo giusto devi imparare a destreggiarti tra preventivi e voci di costo che probabilmente nemmeno conosci, come la scelta dell’infrastruttura, l’hosting e le opzioni di pagamento.
Vedrai che alla fine della lettura avrai maggiore consapevolezza sul prezzo del sito e-commerce, i costi per la gestione e le spese per la promozione della tua attività digitale.
Il primo passo per aprire un e-commerce è la burocrazia
Sebbene sia molto diffusa l’idea che Internet sia un po’ la terra di nessuno sia a livello normativo che fiscale, ti assicuriamo che anche online esistono regole ben precise che non vanno assolutamente trascurate.
Per i negozi online valgono le stesse disposizioni previste per i negozi fisici, ma la burocrazia è molto più semplice da gestire.
A livello normativo, bisogna fare riferimento alla Direttiva 2000/31/CE che prevede la possibilità di aprire un sito e-commerce senza richiedere le autorizzazioni preventive necessarie per i negozi fisici.
Prima di darti la lista delle pratiche burocratiche necessarie per aprire un e-commerce, inquadriamo meglio la nozione di commercio elettronico:
Il termine e-commerce indica la transazione di beni e servizi tramite Internet. Questo comprende la commercializzazione di beni e servizi, la distribuzione e la vendita di contenuti digitali e le transazioni di borsa o finanziarie. Gli scambi devono avvenire online e possono essere sia B2C (tra impresa e consumatore finale) che B2B (tra professionisti).
Nel concetto di e-commerce sono incluse anche le vendite sui marketplace o tramite piattaforme di vendita online.
Un’altra distinzione fondamentale da conoscere è quella tra e-commerce diretto e e-commerce indiretto.
Nel primo caso rientrano i negozi online che vendono beni digitali, in cui lo scambio avviene online e che vengono consegnati al cliente per via telematica.
L’e-commerce indiretto, invece, sfrutta la piattaforma solo per la vendita, mentre la consegna avviene tramite canali tradizionali.
Fatte queste premesse, quali sono le pratiche burocratiche da fare per aprire un e-commerce?
Se il tuo shop ha un fatturato inferiore ai 5.000 euro e non si configura come un’attività continuativa, puoi gestire il tutto ricorrendo alle ricevute di prestazione occasionale. In questo modo puoi evitare di iscriverti alla Gestione Separata dei Commercianti e non devi sobbarcarti anche le spese per l’apertura della Partita Iva.
E se invece le entrate fossero molto più cospicue?
Sopra i 5.000 euro, la situazione cambia.
A quel punto devi inevitabilmente aprire la tua partita Iva e iscriverti al Registro delle imprese.
Oltre a queste primi due passaggi, dovrai:
- aprire una posizione INPS;
- inviare la segnalazione SCIA allo Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune in cui si registra l’attività;
- comunicare l’apertura all’agenzia delle Entrate;
- iscrivere all’INPS dipendenti e lavoratori esterni;
- iscriverti alla Camera di Commercio.
La burocrazia termina qui se intendi vendere solo in Italia mentre, se hai un sito e-commerce che vende anche in altri paesi dell’Unione Europea, bisognerà effettuare un’ulteriore iscrizione alla banca dati VIES (Vat Information Exchange System).
Per quantificare le spese iniziali, dunque, bisogna considerare:
- i diritti di segreteria al comune,
- la SCIA,
- l’apertura della partita IVA;
- il diritto annuale alla Camera di Commercio.
Per aprire un sito e-commerce, inoltre, è necessario richiedere consulenze specifiche per la parte fiscale e per la parte legale, per cui si dovranno considerare anche le parcelle del notaio, di un legale specializzato in e-commerce e del commercialista.
Quanti soldi servono per aprire un e-commerce da zero?
Se l’idea di avviare un sito di vendita online ti solletica da tempo, probabilmente hai già richiesto preventivi sullo sviluppo di siti web e-commerce e ora stai cercando di capire quale sia quello più congruo.
Purtroppo dobbiamo sfatare un mito: le spese legate all’apertura di un e-commerce non sono solo quelle relative alla creazione del sito.
La vendita online è un business molto articolato che non si limita alla messa online di un’idea.
Per ottenere un fatturato reale, è necessario analizzare bene il progetto da portare avanti, considerando il settore di riferimento e l’andamento del mercato. Solo in questo modo puoi avere un quadro più corretto delle tue necessità e capire quali sono le spese reali da affrontare.
A seconda delle caratteristiche specifiche del progetto devi scegliere la migliore piattaforma e-commerce per le tue esigenze e iniziare a concretizzare il lavoro.
Una volta che il sito è online, l’impegno non si arresta e neppure gli investimenti necessari.
Dopo lo sviluppo, inizia la fase più importante: attirare utenti sul sito e trasformarli in clienti. In poche parole, si tratta di iniziare a promuovere il sito e-commerce e vendere i tuoi prodotti.
Questo per farti capire che le spese da affrontare non si limitano al sito ma nel tuo budget vanno conteggiate anche le attività di analisi e promozione.
Un’altra raccomandazione che vogliamo farti è di pensare in modo realistico, considerando l’investimento effettivo che puoi affrontare. È normale che un imprenditore voglia partire a vele spiegate ma questo non si può fare senza considerare la sua disponibilità e il contesto in cui vuole inserirsi.
Ad oggi nel mondo esistono dai 12 ai 24 milioni di siti e-commerce attivi e sono 2,14 miliardi le persone che effettuano acquisti online, quindi parliamo di una concorrenza altissima e di un mercato potenziale enorme. Ma è necessario porsi obiettivi attuabili e muoversi di conseguenza. Per allargarsi c’è sempre tempo.
Per aprire un sito e-commerce quali fattori bisogna valutare
Quando si rivolgono alla nostra agenzia per conoscere il prezzo di un sito e-commerce, per prima cosa poniamo al cliente alcune domande per poter inquadrare il tipo di progetto e fare una stima ben ponderata:
- Che progetto hai?
- Quale sarà il target?
- Hai già un negozio fisico?
- Possiedi un magazzino o vuoi vendere in dropshipping?
- Chi gestirà la logistica?
Sapere il costo di un sito e-commerce professionale, infatti, è solo una delle variabili da considerare prima di lanciarsi nella vendita online.
È normale essere attratti dall’idea del commercio digitale, si tratta di modello di business in crescita enorme, ma prima bisogna considerare se può apportare del valore alla tua attività e come.
Ecco un piccolo approfondimento sulle variabili da analizzare prima di concentrarsi sugli aspetti tecnici del sito.
Come intendi organizzare il tuo shop online?
Nei paragrafi precedenti abbiamo accennato ai diversi modelli di business in cui può essere declinato un e-commerce. Tu che tipo di negozio online vuoi realizzare?
Capire se vendere al pubblico o solo ad aziende e professionisti è uno dei punti principali da definire.
Stesso discorso vale per il prodotto che desideri commercializzare: si tratta di beni e servizi?
Una volta che avrai risposto a queste domande ti sarà più chiaro come strutturare il sito e-commerce e come gestire la logistica.
Per un e-commerce di servizi, infatti, non devi affrontare il nodo spedizioni e magazzino. E la gestione delle vendite è molto più snella.
Mentre per uno shop con prodotti fisici, bisogna valutare tutti gli aspetti legati al magazzino, alla logistica e, di conseguenza, all’inventario.
Un modo semplice per aiutarti a organizzare meglio il lavoro è quello di creare un foglio excel e preparare una lista di articoli che intendi proporre.
Il sito e-commerce affiancherà il tuo negozio fisico?
Negli ultimi due anni l’e-commerce ha subito un’accelerazione enorme e sono aumentate a dismisura le persone che comprano online. Chi ha un negozio fisico può vivere questo cambiamento come una sconfitta o come una grande opportunità. Se hai deciso di affiancare un sito di vendita online al tuo negozio su strada stai dando una chance enorme alla tua attività.
Il vantaggio di internet è che nel mondo virtuale i clienti non devono stare nel traffico per venire a trovarti e non si abbassano le vendite in casi di maltempo. I clienti possono fare acquisti in qualsiasi momento senza limiti di orario. Gli shop, inoltre, non risentono delle crisi globali e delle emergenze.
Per cui, integrare un e-commerce con il tuo negozio fisico non può che allargare la portata del tuo business, intercettando persone che non ti avrebbero mai raggiunto.
In questo caso fai molta attenzione alla gestione delle scorte e del magazzino per non deludere i tuoi clienti e farli tornare a comprare sul tuo shop.
Stabilisci il budget per il tuo progetto
Investire nella vendita online non vuol dire solo saldare il prezzo del sito e-commerce. Non ha senso stabilire la cifra relativa allo sviluppo dello shop senza tenere conto delle spese per le pratiche burocratiche, la progettazione e le strategie di promozione.
Per lanciare un e-commerce, infatti, bisogna avere una visione completa che comprenda le fasi precedenti allo sviluppo, la progettazione e la creazione del sito, la promozione e il marketing. Sottovalutando uno qualunque di questi aspetti si rischia di lasciare il progetto incompleto e di non raggiungere nemmeno una parte dei risultati sperati.
Prima di far partire la tua attività, quindi, è necessario capire le spese previste e allocare le risorse in modo che riescano a coprirle tutte.
Suddividendo il budget al meglio, si possono portare avanti tutte le fasi in modo che non ci siano mancanze in nessun ambito.
Come va organizzata la logistica
Abbiamo detto che online è possibile vendere sia beni che servizi. Per questi ultimi non ci sono implicazioni per quanto riguarda le spedizioni e la logistica mentre, per i prodotti fisici, il discorso è totalmente diverso.
Quando si lavora con i beni materiali va gestita la spedizione e bisogna organizzare al meglio la logistica. I clienti, infatti, si aspettano puntualità, correttezza e un servizio organizzato al meglio.
Per scegliere la piattaforma di e-commerce giusta, è necessario stabilire a priori chi si occuperà del recapito dei pacchi e come verrà gestita la logistica. Altrimenti potresti imbatterti in un software che non offre le opzioni che desideri.
E le modalità di pagamento come vanno gestite?
Scopri come creare un e-commerce performante e sbaragliare la concorrenza.
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Anche in questo caso servono idee chiare così da poter gestire la progettazione del sito al meglio.
Quali aspetti devi chiarire prima di aprire il tuo e-commerce
Per partire alla grande e non subire battute d’arresto durante il percorso, è importante che tu decida fin da subito alcuni aspetti organizzativi:
- che tipo di prodotto vendere;
- come gestire il tuo magazzino;
- che margine di guadagno vuoi ottenere.
Molti marketer si fanno travolgere dall’entusiasmo iniziale e si trovano ad affrontare queste decisioni in un momento successivo. Purtroppo, lavorando in questo modo, non si fa altro che rallentare i tempi. Come se non bastasse, saltando le fasi di analisi e progettazione, si deve rielaborare di nuovo tutto il processo e si rischia di non avere un flusso scorrevole e ben organizzato.
Inizia dal prodotto. Una volta che avrai definito cosa vendere, sarà molto più semplice capire come sviluppare il sito internet, quale modello di business utilizzare e come gestire magazzino e logistica.
Una delle migliori pratiche è quella di scegliere una nicchia specifica e concentrarti su di essa. Se le vendite vanno nel modo giusto, puoi espandere il tuo catalogo e offrire un maggior numero di prodotti. Avere un’idea precisa del target, infatti, ti permette di muoverti con sicurezza senza fare tentativi inutili e causali.
Ai nostri clienti consigliamo sempre di partire da un mercato che conoscono e di cui sono appassionati, questo aiuta a mantenere l’entusiasmo e l’interesse.
Una volta definito il prodotto si passa all’inventario. Vuoi gestire personalmente magazzino e logistica o preferisci affidarti ad altri?
Questa scelta dipende essenzialmente dal tuo budget, dal tempo che hai a disposizione e dalla disponibilità di spazio per creare il tuo magazzino.
Un’opzione molto diffusa per chi vende online è l’e-commerce in dropshipping, un modello di business in cui è il fornitore a inviare l’ordine direttamente al cliente finale.
Se preferisci occuparti personalmente degli ordini e delle spedizioni, invece, dovrai acquistare la merce all’ingrosso (da produttori o grossisti) e creare il tuo magazzino.
Rispetto al dropshipping, in questo modo avrai margini di guadagno più alti ma dovrai prevedere altre spese:
- affitto del magazzino;
- utenze;
- spese di spedizione;
- rimanenze;
- eventuale personale per la gestione del magazzino.
Ma come faccio a sapere il mio margine di guadagno?
Quando si comincia a fare impresa, bisogna avere sotto controllo entrate ed uscite così da poter capire se il tuo e-commerce è davvero redditizio. Il modo più semplice è quello di segnare su un foglio Excel tutte le voci di costo relative al prodotto e quantificare il tuo lavoro.
Come sviluppare un sito e-commerce professionale
La vendita online costituisce una forte attrattiva per chiunque e ogni anno su Internet vengono aperti migliaia di siti e-commerce. Non tutti riescono ad avere successo e, in genere, il loro successo si può valutare dopo i primi cinque anni.
Tra le variabili che influiscono di più sul successo di un e-commerce è proprio il sito, che deve avere caratteristiche ben precise sia dal punto di vista estetico che della user experience.
Come deve essere un sito e-commerce per avere successo online?
Per costruire uno shop competitivo e vincente, bisogna affidarsi a sviluppatori esperti in grado di creare un sito mobile responsive, con un design accattivante e che assicuri un’ottima esperienza di navigazione e acquisto al cliente.
Analizziamo da vicino questi punti.
Nome del dominio
Il nome del dominio è il primo approccio che il cliente ha con il tuo brand. Per cui è necessario che sia facile da memorizzare, quindi breve, e che non si confonda con quello di altri siti.
Inoltre, controlla che non sia già stato depositato o che il dominio non ospiti già un altro sito.
Web hosting
La funzionalità e la velocità di un sito sono fortemente influenzati dal servizio di hosting. Per questo motivo è necessario affidarsi ad un web hosting conosciuto ed efficiente. È fondamentale anche che assicuri un’assistenza clienti immediata e di qualità.
Se non vuoi precluderti la possibilità di crescere, scegli un web hosting scalabile.
Design
Quando un utente atterra sul tuo sito, deve avere un impatto gradevole. La grafica e il tema che scegli, quindi, vanno selezionati con cura, in modo che siano coerenti con il prodotto che vendi e le caratteristiche del tuo brand.
Una volta che l’utente accede al sito, è importante che abbia voglia di proseguire nella navigazione e, soprattutto, che decida di interagire con il tuo marchio.
Per avere qualche spunto, dai un’occhiata ai tuoi concorrenti già avviati e studia con attenzione il modo in cui si propongono. Questo ti aiuterà a capire come crescere e cosa piace ai consumatori.
Carrello
Secondo le statistiche il numero dei carrelli abbandonati è uno dei problemi più grandi per chi vende online. In alcuni settori, come viaggi e abbigliamento, il tasso di abbandono sfiora il 90%, con conseguenze immaginabili per il fatturato dello shop.
Affinché il cliente non interrompa il processo di acquisto, è indispensabile che il sistema di pagamento sia sicuro e che il customer journey sia semplice e scorrevole.
Il cross-selling e l’up-selling sono ottime tecniche per incentivare il cliente ad aumentare il valore del carrello e finalizzare l’acquisto.
Sito e-commerce mobile responsive
Se fino a qualche anno fa gli utenti navigavano da mobile ma acquistavano da desktop, oggi la situazione si è molto evoluta.
I consumatori utilizzano i dispositivi mobili per fare ricerche su Internet, scegliere i prodotti da comprare, comparare i prezzi e concludere il loro acquisto.
Per agevolare i clienti e garantire un’ottima user experience anche il tuo sito e-commerce deve essere responsive e avere un design reattivo.
Molti shop online si stanno anche dotando di applicazioni, in modo che i clienti possano acquistare ancora più velocemente.
Le soluzioni tecniche personalizzate incidono sul prezzo del sito e-commerce, che può essere calcolato solo richiedendo un preventivo ad hoc.
Quanto costa sviluppare un sito e-commerce rivolgendosi ad un’agenzia?
Siamo arrivati ad una delle questioni più spinose: il prezzo dell’agenzia. Molti imprenditori temono che i costi dell’agenzia siano troppo elevati da sostenere e che, realizzando il sito e-commerce internamente, si possa risparmiare.
Una scelta del genere può penalizzare il tuo progetto sul nascere. Innanzitutto, infatti, bisogna valutare se le risorse della tua azienda hanno le competenze necessarie per sviluppare un sito e-commerce: grafica, programmazione, marketing.
Poi dovresti riflettere sulle tempistiche. Ha senso che i tuoi collaboratori si dedichino al tuo sito distogliendo l’attenzione dai progetti interni dell’azienda?
Lavorando in questo modo, in genere, le tempistiche si allungano e il sito inevitabilmente sarà online con molto ritardo.
Un’agenzia di sviluppo e-commerce ha tutte le risorse e le competenze necessarie per curare il tuo progetto a 360 gradi, nei tempi stabilite.
Per avere un preventivo accurato e senza impegno bisogna valutare che tipo di sito e-commerce desideri e quali obiettivi hai.
Nel caso di un sito e-commerce, infatti, non è possibile fare un preventivo standard ma è necessario valutare le richieste e il tipo di personalizzazioni necessarie.
Quando il sito è online si passa al marketing
Come ti abbiamo accennato all’inizio dell’articolo, vendere online non si limita ad avere un sito e-commerce. Nessun utente arriverà sul tuo sito casualmente nè, tantomeno, acquisterà senza che tu metta in atto la giusta strategia di marketing per e-commerce.
Anche in questo caso non è possibile stabilire i costi a priori. Le spese per il marketing vanno valutate a seconda delle esigenze del singolo business.
I migliori strumenti per aumentare il traffico e le vendite per un sito e-commerce sono:
- Content marketing: è uno strumento essenziale affinché il sito venga indicizzato dai motori di ricerca e possa raggiungere le prime posizioni nella SERP di Google.
- Email marketing: sebbene il tempo delle email possa sembrare lontano, l’email marketing è ancora molto efficace per costruire una relazione più stretta con il cliente. Può essere sfruttato per inviare sconti e promozioni, approfondimenti, per il retargeting e il remarketing o per il recupero dei carrelli abbandonati.
- Social Media Branding: i social sono tra i canali più utilizzati per promuovere un sito e-commerce perché raggiungono un pubblico profilato e potenzialmente interessato ai tuoi prodotti. Quindi è necessario prevedere un budget da investire sia per la gestione dei profili che per campagne di promozione.
Queste sono alcune delle strategie migliori per attirare traffico sul sito e-commerce ma esistono anche strumenti che non vanno trascurati, come il referral marketing o la SEO.
Da cosa dipende il prezzo di un sito e-commerce
Piattaforma, professionisti coinvolti nel progetto, personalizzazioni, integrazioni, tipologia di negozio sono tutte variabili che vanno analizzate prima di procedere alla stesura di un preventivo per la creazione di un sito e-commerce.
Per cui se ti stai chiedendo quanto costa aprire un sito e-commerce, l’unica risposta che puoi ottenere è: dipende.
Ogni fattore incide notevolmente sul prezzo e, senza un’analisi preventiva, è quasi impossibile calcolare i costi.
Dare un prezzo standard significa non tenere conto delle necessità che hai, delle personalizzazioni e della tipologia di progetto.
Mentre, un’agenzia di sviluppo e commercio esperta e ben strutturata considera una serie di voci fondamentali prima di dirti il prezzo di un sito e-commerce. Ecco quali sono.
Dal tipo di sito e-commerce di cui hai bisogno
Quanti prodotti intendi proporre? Vuoi focalizzarti su una sola tipologia di prodotto o pensi di proporre un ampio catalogo?
Sebbene il termine e-commerce possa comprendere negozi online completamente differenti, non si può pensare di gestirli tutti allo stesso modo.
Un e-commerce monoprodotto, infatti, non ha gli stessi costi di gestione di uno shop con migliaia di articoli differenti.
Per avere un’idea del prezzo e progettare concretamente il tuo sito e-commerce è necessario capire se si tratta di un e-commerce generalista o un e-commerce verticale (specializzato).
Dalla piattaforma e-commerce più adatta
La scelta del software è una delle variabili che incide maggiormente sul prezzo del sito. Sul mercato sono disponibili diverse piattaforme e-commerce open source estremamente funzionali e valide, ognuna con delle caratteristiche specifiche.
Quelle più utilizzate sono:
- WooCommerce: plugin di WordPress dalle prestazioni ottimali, offre grandi opportunità di personalizzazione del sito ecommerce;
- PrestaShop: piattaforma user friendly, funziona perfettamente e ha ottime prestazioni per quanto riguarda la SEO;
- Magento: è la scelta più indicata per gli e-commerce di grandi dimensioni, si tratta di un software versatile e ricco di funzionalità.
Per ogni piattaforma è necessario considerare il numero di personalizzazioni, le spese per l’installazione e la scelta di estensioni e plugin necessari.
È possibile anche sviluppare software personalizzati.
Dall’aspetto grafico
Dopo essere stati registrati sul sito, qual è la prima cosa che notano gli utenti di internet?
Il design del negozio è il modo in cui ti presenti all’utente, per cui deve essere accattivante e d’impatto.
La grafica incide notevolmente sul prezzo di un sito e-commerce e, a seconda della complessità e delle personalizzazioni, può cambiare notevolmente il valore del preventivo.
Il costo viene influenzato anche dal tipo di immagini o video che vuoi inserire sulle pagine. Per avere un aspetto professionale è necessario utilizzare fotografie e video di alta qualità e per realizzarle bisogna coinvolgere dei professionisti capaci.
Questo aspetto del preventivo è condizionato anche dalla richiesta di realizzare un sito responsive e permettere agli utenti di visualizzarlo al meglio anche sui diversi device (pc, tablet, smartphone).
Dalla strategia di web marketing
La creazione di una strategia di marketing è il solo modo per migliorare la visibilità del sito e aumentare le vendite online.
Per questo motivo è necessario destinare una parte del tuo budget alle attività di marketing più idonee per far conoscere la tua attività e far decollare le vendite del tuo shop.
Affidandoti ad una web agency specializzata potrai ottenere una strategia su misura per te, utilizzando gli strumenti più efficaci per incrementare le visite al sito e, di conseguenza, le vendite del tuo e-commerce:
- il copywriting per e-commerce: nonostante occorrano testi più brevi, i contenuti sono molto importanti per posizionare il sito al meglio e intercettare un target interessato.
- La SEO: fare SEO per e-commerce permette di posizionare il sito al meglio sui motori di ricerca così da intercettare con facilità le query degli utenti.
- La pubblicità: le campagne su Google e sui social ti aiutano a intercettare gli utenti laddove trascorrono la maggior parte del loro tempo.
- La struttura del sito: si tratta di una componente che impatta sia sull’esperienza utente che sul ranking dei motori di ricerca. Un’alberatura dei contenuti ben fatta permette al cliente di muoversi in modo agevole tra le pagine e seguire un percorso semplice per acquistare o consultare il catalogo dei prodotti.
Ognuna di queste voci ha un costo a sé che dipende dal tipo di attività prevista. Le spese relative alle campagne si calcolano come costi extra e vanno stabiliti in base all’obiettivo che vuoi raggiungere.
A seconda del tipo e del numero di personalizzazioni
Utilizzando una piattaforma open-source potresti aver bisogno di funzionalità aggiuntive o integrazioni per far lavorare il tuo e-commerce al meglio. Alcuni plugin sono disponibili in modo gratuito mentre altre funzionalità possono essere aggiunte a pagamento.
Per cui bisogna valutare il tipo di personalizzazione e considerare anche questa voce nei costi.
Le personalizzazioni e le integrazioni richiedono un lavoro di installazione e configurazione, che va inserito in preventivo e considerato nel prezzo dell’e-commerce.
In base all’agenzia e-commerce che scegli
Rispetto ad un freelance o alla realizzazione del sito gestita internamente, rivolgersi ad un’agenzia specializzata nello sviluppo di e-commerce ha costi più alti.
Questi sono dovuti alle maggiori competenze, al numero dei professionisti coinvolti e al tempo interamente dedicato al tuo progetto.
In termini di risultato, però, vedrai un sito e-commerce performante e perfettamente funzionale. Inoltre, puoi contare su un team disposto a farti formazione e a darti assistenza in qualsiasi momento per affrontare dubbi ed eventuali problematiche.
Per scegliere il partner ideale per la creazione del tuo sito e-commerce, puoi leggere le recensioni online, cercare tutte le informazioni disponibili, valutare i lavori già fatti e il portfolio clienti.
A seconda della formazione necessaria per te e i tuoi collaboratori
Sai già destreggiarti con il commercio elettronico o parti da zero?
Sappiamo che sembra una domanda strana ma nessuno può gestire un sito e-commerce senza una conoscenza adeguata degli strumenti.
Prima di cimentarti con il sito, è necessario che tu sappia gestire gli strumenti, conosca il settore e abbia idea di come muoverti a livello di comunicazione.
Quando un’agenzia e-commerce ti invia il suo preventivo è sempre bene controllare che inserisca il costo della formazione e stabilisca un tempo per darti le basi per gestire il tuo sito.
Considera che le agenzie sono disponibili a formare te e il tuo personale in modo che possiate gestire in autonomia alcune funzionalità ma anche questo è un tempo che ti viene dedicato e verrà considerato come costo.
Dal tempo necessario per la realizzazione e dall’urgenza
Se desideri un progetto importante in tempi ristretti sappi che questo incide sui costi. L’agenzia, infatti, ha delle tempistiche fisiologiche per la creazione di un sito di cui, in genere, informa il cliente in anticipo.
Oltre a questo, per rendere più scorrevole il lavoro è fondamentale che tu collabori attivamente al progetto. Per la creazione delle schede prodotto e delle varie sezioni del sito, come la storia del brand o i contatti, il materiale deve essere fornito dall’azienda in modo che la web agency possa procedere in modo più spedito.
Eventuali ritardi nella fornitura del materiale possono incidere negativamente sui tempi di consegna, provocando rallentamenti e posticipando la messa online del sito.
In base all’esperienza dell’agenzia
Le agenzie dimostrano la loro esperienza tramite certificazioni che ne attestano le capacità tecniche. Questo non vuol dire che la mancanza del bollino sia indice di incapacità ma quest’ultimo è la garanzia che ti stai affidando a professionisti preparati.
Ogni certificazione o partnership può costare migliaia di euro e molte ore di studio, per cui è normale che un’agenzia certificata chieda un onorario più alto per realizzare il tuo sito e-commerce.
Il possesso delle certificazioni è una garanzia sulle capacità tecniche dell’agenzia e, inoltre, ti mostra quali sono i software che utilizza di più.
Su questo punto ci si può focalizzare anche sul calcolo del rischio.
Di cosa si tratta?
Le agenzie potrebbero chiederti un costo aggiuntivo per utilizzare una piattaforma che non utilizzano di frequente oppure per lavorare ad un progetto particolarmente complesso.
Dai professionisti coinvolti nel progetto
Hai bisogno di fare uno shooting per i tuoi prodotti o vuoi dei testi professionali per il tuo blog?
In questo caso l’agenzia dovrà coinvolgere professionisti ulteriori per portare a termine il lavoro, facendo aumentare i costi.
La realizzazione di un sito e-commerce, infatti, può essere gestita sia da una singola figura che da un team complesso e specializzato, con competenze differenti.
Se parliamo di sviluppo del sito, sono coinvolti professionisti come lo sviluppatore o il web designer. Ma, inserendo servizi come la redazione dei testi, la realizzazione dei contenuti visivi o dei filmati, sarà necessario ricorrere ad altre figure, come il copywriter, il fotografo e il videomaker.
Per cui, anche in questo caso, per fare una stima dei costi, bisogna prima pensare a quali sono i servizi di cui hai bisogno.
Dai costi extra
Oltre alle spese relative allo sviluppo del sito, ci sono costi accessori che influiscono sulla spesa totale.
La SEO, gli strumenti di misurazione e l’inserimento dei prodotti sono degli extra che non possono essere sottovalutati.
La SEO è fondamentale per l’indicizzazione del sito e per il posizionamento sui motori di ricerca. Insomma senza SEO è molto difficile che gli utenti raggiungano il tuo shop.
Gli strumenti di misurazione sono essenziali per capire come performa il sito poiché danno informazioni sulle visite, il tasso di conversione, l’abbandono dei carrelli e il tempo di permanenza sulle pagine. L’agenzia, quindi, si occuperà di installarli e configurarli e questo sarà un lavoro extra da aggiungere al preventivo.
Alcune agenzie si offrono anche di inserire i prodotti sul sito. Si tratta di un’attività molto impegnativa e devi essere tu a decidere se gestire il catalogo da solo o acquistare anche questo tipo di servizio.
Conclusioni
Aprire un e-commerce è un’idea che segue un trend in piena espansione. Tuttavia per avviare un’attività di vendita online non è sufficiente creare un sito e-commerce ma bisogna valutare anche le fasi precedenti e gli step successivi.
Prima di iniziare il lavoro è fondamentale analizzare il settore e avere un’idea molto accurata sul progetto da portare avanti.
Con l’aiuto di una web agency che può inquadrare al meglio le attività da fare e fissare i punti principali del tuo percorso.
Per avere un’idea dei costi per aprire un e-commerce devi considerare le spese per le pratiche burocratiche, le parcelle destinate alle consulenze professionali, il prezzo del sito e-commerce, il budget destinato al marketing.
Prima di rivolgerti all’agenzia è fondamentale che tu sappia anche come gestire la logistica e quali sono i costi relativi al magazzino.
Per quanto riguarda il prezzo del sito e-commerce, non è semplice stabilire a priori quali saranno i costi. Gli aspetti da valutare sono molti e vanno dalla scelta della piattaforma al numero di personalizzazioni necessarie.
Non solo. Vanno considerate anche le competenze dell’agenzia a cui ti affidi e tutti i costi accessori, così da avere una panoramica esatta delle spese che dovrai sostenere.
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