Quando le persone utilizzano un motore di ricerca, hanno in mente un obiettivo specifico: trovare risposte ai loro problemi, informazioni su servizi, offerte o recensioni su prodotti di interesse.
E la ragione principale per cui un utente ha eseguito una ricerca online utilizzando una determinata query viene chiamata “search intent”.
In altre parole, è l’esigenza primaria che ha spinto una persona a utilizzare Google e iniziare la sua ricerca.
Questo intento non solo ci dà un’idea del motivo per cui una persona sta cercando qualcosa, ma ci aiuta anche a comprendere come dovremmo strutturare e presentare il nostro contenuto per soddisfare al meglio tale esigenza.
Ma come si può definire meglio il Search Intent?
Vediamo nello specifico una definzione, e in che contesto viene utilizzato.
Che cos’è il Search Intent?
Il “Search Intent”, noto anche come “User Intent”, rappresenta la ragione per cui un utente inserisce una determinata query in un motore di ricerca.
Esprime ciò che l’utente sta cercando di ottenere con la sua ricerca.
Questo potrebbe essere trovare una risposta a una domanda, cercare un sito web specifico, acquistare un prodotto o esplorare un argomento.
Ad esempio, se qualcuno cerca “miglior cibo per cani” su Google, non sta cercando di navigare verso una pagina specifica né vuole acquistare un prodotto specifico, almeno non subito.
Vogliono fare delle ricerche prima di effettuare un acquisto.
Questo indica che la parola chiave ha un intento commerciale.
Comprendere l’intento di ricerca è fondamentale per la SEO, poiché i motori di ricerca, come Google, mirano a fornire risultati pertinenti agli utenti.
Google ha investito molto nello sforzo di interpretare l’intento dietro le query di ricerca e quindi se vuoi posizionarti su Google, è essenziale assicurarsi che le pagine soddisfino l’intento di ricerca dietro le parole chiave target.
Una comprensione approfondita del “Search Intent” può aiutare a sviluppare una strategia di contenuto più efficace, creare contenuti pertinenti e ottenere un posizionamento migliore nei risultati di ricerca.
La storia del search intent
Il termine “search intent” è stato coniato nel 2002 da Andrei Broder, dipendente di Altavista, un motore di ricerca che all’epoca era concorrente di Google.
Broder fu il primo a intuire che dietro ogni ricerca c’era un bisogno specifico.
Inizialmente, identificò tre tipologie principali di intento di ricerca:
- ricerche informative (informational),
- ricerche transazionali (transactional),
- ricerche navigazionali (navigational).
Con il tempo, a queste categorie si è aggiunta quella delle ricerche commerciali (commercial).
L’esperienza dell’utente è diventata sempre più centrale nell’evoluzione dei motori di ricerca.
Ogni cambiamento apportato ai motori di ricerca è stato progettato per rendere l’esperienza di ricerca più semplice e intuitiva per gli utenti, fornendo risultati sempre più accurati e minimizzando l’effetto di tattiche pubblicitarie ingannevoli.
Questa crescente attenzione all’intento di ricerca da parte di Google è evidente anche nelle linee guida per la valutazione della qualità della ricerca, le “Search Quality Raters Guidelines”, che dedicano un intero paragrafo alla comprensione dell’intento degli utenti.
Nel corso degli anni, i motori di ricerca, in particolare Google, hanno investito notevolmente in tecnologie avanzate, come il deep learning e l’elaborazione del linguaggio naturale, per interpretare meglio le query degli utenti.
Esempi di tali tecnologie includono il modello linguistico BERT, lanciato da Google nel 2019, e l’algoritmo MUM, introdotto nel 2021.
Grazie a queste innovazioni, i motori di ricerca sono in grado di fornire risultati di ricerca sempre più pertinenti, presentando contenuti che rispondono esattamente alle esigenze degli utenti.
Perché è così importante il Search Intent?
Se vuoi posizionarti su Google, è fondamentale assicurarti che le tue pagine soddisfino l’intento di ricerca dietro le parole chiave target.
Ci sono milioni di contenuti che competono tra di loro per attirare l’attenzione degli utenti, e comprendere il “Search Intent” è come possedere una bussola in un labirinto.
Ecco perché il “Search Intent” va oltre le semplici parole chiave: si tratta di entrare nella mente dell’utente, di anticipare le sue domande, desideri e preoccupazioni.
Quando un’azienda riesce a farlo, non solo offre contenuti di valore, ma stabilisce anche una connessione più profonda con il suo pubblico, posizionandosi come una risorsa affidabile.
Oggi i motori di ricerca, nel loro costante impegno per migliorare l’esperienza dell’utente, premiano i siti che rispondono efficacemente all’intento di ricerca.
Questo significa che, oltre a costruire relazioni con gli utenti, l’ottimizzazione basata sull’intento di ricerca può portare a un miglior posizionamento nei risultati di ricerca, aumentando la visibilità e il traffico.
I 4 tipi di Search Intent
Comprendere l’intento di ricerca è fondamentale per qualsiasi strategia SEO.
Quando gli utenti inseriscono una query in un motore di ricerca, hanno un obiettivo specifico in mente.
Questo obiettivo può essere categorizzato in uno dei seguenti quattro tipi principali di intento di ricerca.
Informational Search Intent
L’intento informativo rappresenta una delle categorie più ampie di ricerche online.
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Quando gli utenti effettuano ricerche con intento informativo, stanno cercando risposte, spiegazioni o informazioni su un determinato argomento.
Queste ricerche sono spesso formulate come domande, come “come funziona la blockchain” o “quali sono i benefici della dieta mediterranea”.
La chiave per comprendere l’intento informativo è riconoscere che l’utente non sta necessariamente cercando di compiere un’azione o di acquistare qualcosa.
Piuttosto, l’utente sta cercando di apprendere, comprendere o soddisfare una curiosità.
Questo tipo di ricerca rappresenta una grande opportunità per i brand e i siti web di stabilire autorità e fiducia.
Fornendo contenuti di alta qualità che rispondono direttamente alle domande e alle esigenze informative degli utenti, è possibile posizionarsi come un’autorità nel proprio settore e costruire un rapporto di fiducia con il pubblico.
Inoltre, è essenziale notare che, mentre l’intento informativo può sembrare meno “commerciale” rispetto ad altri tipi di intento, può effettivamente servire come punto di ingresso per un cliente potenziale nel funnel di marketing.
Un utente che trova risposte utili e dettagliate alle sue domande su un sito web potrebbe essere più incline a tornare a quel sito quando è pronto per effettuare un acquisto o prendere una decisione.
Per determinare con precisione l’intento informativo dietro una parola chiave, è possibile utilizzare strumenti come SEMrush, che calcolano automaticamente l’intento di ricerca per ogni parola chiave.
Inoltre, analizzare i risultati effettivi della SERP (Search Engine Results Page) per una determinata parola chiave può fornire ulteriori informazioni sull’intento dell’utente e sul tipo di contenuto che sta cercando.
L’intento informativo rappresenta una vasta gamma di ricerche che cercano di soddisfare una curiosità o un bisogno di informazione.
Comprendere e soddisfare questo intento può portare a una maggiore visibilità nei motori di ricerca, stabilire autorità nel proprio settore e costruire relazioni di lunga durata con il pubblico.
Navigational Search Intent
Il “Navigational Search Intent” rappresenta quei momenti in cui un utente utilizza un motore di ricerca con l’obiettivo preciso di raggiungere un sito web o una pagina specifica.
Questo tipo di intento è spesso associato a ricerche come “Facebook login”, “SEMrush blog” o “Amazon customer service”.
L’utente, in questi casi, ha già una destinazione precisa in mente e utilizza il motore di ricerca come un mezzo per arrivarci rapidamente.
Ma perché gli utenti utilizzerebbero un motore di ricerca per raggiungere un sito che già conoscono?
Ci sono diverse ragioni.
Primo, potrebbe essere più veloce digitare il nome del sito in Google piuttosto che inserire l’URL completo nel browser.
Secondo, l’utente potrebbe non ricordare l’URL esatto o potrebbe averlo digitato in modo errato in passato.
È essenziale per i brand e le aziende comprendere l’importanza del navigational search intent.
Se il tuo sito web o brand è l’obiettivo di ricerche navigazionali, significa che hai costruito una forte presenza e riconoscibilità nel tuo settore.
Tuttavia, è anche fondamentale assicurarsi che il tuo sito si posizioni al primo posto per queste ricerche, poiché gli utenti si aspettano di trovare il tuo sito facilmente.
Un altro aspetto da considerare è che, anche se l’utente ha un intento navigazionale chiaro, ciò non significa che non possa essere influenzato da altri risultati presenti nella SERP.
Ad esempio, se un utente cerca il nome del tuo brand e vede recensioni negative nei risultati, potrebbe influenzare la sua percezione e le sue decisioni future.
Il navigational search intent rappresenta una chiara indicazione dell’autorità e della riconoscibilità di un brand nel mondo digitale.
Tuttavia, è fondamentale monitorare e ottimizzare costantemente la presenza online per assicurarsi che l’esperienza dell’utente sia positiva e che il brand venga percepito in modo favorevole.
Transational Search Intent
Il “Transactional Search Intent” rappresenta quei momenti in cui un utente si avvicina al motore di ricerca con l’intenzione di compiere un’azione specifica, come acquistare un prodotto, iscriversi a un servizio, scaricare un’applicazione o prenotare un servizio.
Queste ricerche sono spesso accompagnate da termini come “acquista”, “prezzo”, “scarica” o “prenota”.
Ma cosa rende così cruciale l’intento transazionale?
Innanzitutto, rappresenta un punto chiave nel percorso dell’utente verso la conversione.
Quando un utente effettua una ricerca con intento transazionale, è molto probabile che sia pronto a compiere un’azione, rendendolo un potenziale cliente di grande valore.
Tuttavia, soddisfare l’intento transazionale non è semplice come sembra.
Gli utenti con intento transazionale sono spesso alla ricerca di offerte, recensioni, confronti e altre informazioni che li aiutino a prendere una decisione informata.
Pertanto, è essenziale non solo fornire loro l’opportunità di compiere l’azione desiderata, ma anche fornire tutte le informazioni necessarie per aiutarli a prendere una decisione.
Un altro aspetto fondamentale dell’intento transazionale è la concorrenza.
Dato che questi utenti sono pronti a convertire, molte aziende competono per la loro attenzione. Questo rende essenziale avere una strategia SEO e di contenuto ben pianificata, che tenga conto non solo delle parole chiave transazionali, ma anche del contesto in cui vengono utilizzate.
Strumenti come SEMrush e SEOZoom offrono analisi dettagliate sull’intento di ricerca, permettendo alle aziende di comprendere meglio le esigenze dei loro utenti e di ottimizzare di conseguenza i loro contenuti.
Ad esempio, SEOZoom non si limita a segnalare il search intent lato utente, ma mostra anche quello interpretato da Google, fornendo insights attendibili e sempre aggiornati.
In sintesi, il “Transactional Search Intent” rappresenta una delle fasi più cruciali nel percorso dell’utente.
Comprendere e soddisfare questo intento può fare la differenza tra un visitatore casuale e un cliente fedele.
Commercial Search Intent
Il “Commercial Search Intent” rappresenta una fase intermedia nel percorso di acquisto dell’utente.
Quando un utente effettua ricerche con intento commerciale, non è necessariamente pronto ad acquistare subito, ma le ricerche sono spesso caratterizzate da termini come “miglior”, “recensione”, “confronto” o “top 10”.
Ma perché è così importante comprendere e soddisfare l’intento commerciale?
Innanzitutto, gli utenti con intento commerciale rappresentano un segmento di pubblico altamente qualificato.
Anche se potrebbero non essere pronti a convertire immediatamente, sono molto più vicini alla conversione rispetto a quelli con intento puramente informativo.
Fornire loro contenuti di alta qualità che rispondano alle loro esigenze può posizionare il tuo brand come una risorsa affidabile e autorevole, aumentando le probabilità che tornino al tuo sito quando sono pronti ad acquistare.
Inoltre, l’intento commerciale offre un’opportunità unica di differenziarsi dalla concorrenza.
Mentre molte aziende si concentrano sull’ottimizzazione per parole chiave transazionali, meno aziende investono tempo e risorse nell’ottimizzazione per l’intento commerciale.
Questo crea un’opportunità per le aziende che sono disposte a investire nella creazione di contenuti di alta qualità che rispondano alle esigenze degli utenti con intento commerciale.
Strumenti come SEMrush e SEOZoom possono aiutare a identificare le parole chiave con intento commerciale e a comprendere meglio le esigenze del tuo pubblico. Ad esempio, SEOZoom offre analisi dettagliate sull’intento di ricerca, permettendo di identificare le opportunità e ottimizzare i contenuti di conseguenza.
Il “Commercial Search Intent” rappresenta un’opportunità preziosa per le aziende di costruire relazioni di lunga durata con i loro clienti, posizionandosi come una risorsa affidabile e autorevole nel loro settore.
Comprendere e soddisfare questo intento può portare a una maggiore visibilità nei motori di ricerca e a una maggiore probabilità di conversione in futuro.
Come determinare il Search Intent
Determinare l’intento di ricerca è un passaggio cruciale in qualsiasi strategia di contenuto.
Spesso, l’intento di ricerca si allinea a dove si trovano gli utenti nel funnel di marketing.
In generale, funziona così:
- nella fase di consapevolezza, l’utente cerca parole chiave informative;
- nella fase di considerazione, cerca parole chiave commerciali;
- nella fase di conversione, cerca parole chiave transazionali o navigazionali.
In molti casi, puoi determinare l’intento di una parola chiave basandoti sulla parola chiave stessa.
Ad esempio, parole come “cosa”, “perché” o “come” di solito indicano un intento informativo.
Tuttavia, a volte l’intento non è immediatamente evidente, e per determinarlo puoi analizzare i risultati effettivi della SERP (Search Engine Results Page) per vedere quali pagine si classificano per una determinata parola chiave.
Questa analisi ti assicura di apprendere l’intento dietro una query e ti permette di trarre ispirazione dai risultati principali.
È importante capire che per soddisfare l’intento di ricerca agli occhi di Google, devi fare molto più che creare il tipo giusto di pagina.
Studia la SERP, scopri cosa rende i risultati migliori e come puoi creare contenuti ancora migliori fornendo informazioni, dati, esempi, media o esperienze utente migliori.
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