Lo shopping online è ormai la forma di business più diffusa fra chi vuole guadagnare su internet.
Vendere i propri prodotti sul web, oltre che in un negozio fisico, ha i suoi vantaggi, tra cui la possibilità di raggiungere un numero più ampio di potenziali clienti, aggirando i limiti geografici, e aumentare i profitti in poche mosse strategiche.
La nostra agenzia lead generation sa, però, che spesso un semplice sito di e-commerce fatica a ingranare con le vendite e il motivo è quasi sempre legato alla visibilità.
Certo, le strategie per pubblicizzare il tuo sito web non mancano, ma il mercato è così fitto che negli ultimi tempi nemmeno gli annunci su Google o le pratiche SEO per ambire ai primi posti della SERP risultano sufficienti.
È in questo contesto che si fa largo Google Shopping, la piattaforma dell’azienda statunitense totalmente dedicata all’e-commerce.
Raggiungibile direttamente dalla Home Page di Google, nel menu situato proprio sotto la barra di ricerca, Google Shopping permette di accedere a un ampio catalogo di prodotti ordinato in base alle esigenze degli utenti.
Tutto quello che serve è un piccolo investimento iniziale.
Google Shopping è infatti una piattaforma che può essere utilizzata gratuitamente, ma che risulta di gran lunga più proficua se si fa ricorso agli annunci a pagamento.
Il meccanismo è lo stesso di Google AdWords: sistema CPC, ovvero Costo Per Click. Una spesa minima che riguarderà quindi soltanto gli annunci che sono stati aperti.
I vantaggi di vendere con Google Shopping
Come già spiegato, Google Shopping è una piattaforma di vendita che sfrutta le query di ricerca degli utenti per organizzare la propria “vetrina”.
Facile quindi individuare i suoi vantaggi, quasi tutti una diretta conseguenza della targetizzazione mirata possibile grazie all’uso delle chiavi di ricerca.
Il sistema è infatti molto simile a Google AdWords: in tal senso, solo chi ha effettuato una ricerca su Google in merito a un determinato prodotto riceverà tutte le informazioni relative a quel prodotto o a prodotti simili per tipologia o range di prezzo.
La differenza sostanziale riguarda però la struttura dell’annuncio.
Con Google Shopping sarà possibile mostrare una foto di ciò che è in vendita (trasformando il contenuto testuale in contenuto visuale, capace di attirare maggiore attenzione) e le specifiche del prodotto, ovvero il prezzo, la marca, le spese di spedizione e così via.
Piccoli accorgimenti che consentono però di ottenere una percentuale di clic per ogni annuncio (CTR) che con Google AdWords era difficile ottenere.
Inoltre, la presenza delle specifiche di prodotto funge da filtro.
In altre parole, solo gli utenti davvero interessati a quel prodotto faranno click sull’annuncio, gli altri continueranno la loro ricerca.
Google Shopping infatti è un vero e proprio catalogo online, un motore di ricerca a sé stante, accessibile dalle pagine di Google. Grazie ad esso è possibile pubblicizzare al meglio il sito web di e-commerce, in cui vengono messi in vendita i propri prodotti.
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L’annuncio quindi non sarà generico come accade per Google AdWords, il suo fine ultimo non è il click che serve ad accedere al sito aziendale.
Gli annunci di Google Shopping hanno come obiettivo quello di vendere.
Questo meccanismo si traduce in un vantaggio da non sottovalutare.
Un vantaggio per il venditore, che avrà modo di risparmiare o comunque di spendere solo per annunci che davvero convertono gli utenti in clienti; un vantaggio per i clienti, che non avranno più bisogno di perdere tempo su una lista infinita di siti di e-commerce, ma potranno consultare più cataloghi e comparare i prezzi all’interno di un’unica sezione.
Sai muoverti su Google Merchant Center?
Per sfruttare a pieno le potenzialità di Google Shopping bisogna sapersi muovere su Google Merchant Center, ossia la piattaforma di riferimento sulla quale vengono caricate le schede prodotto contenenti tutte le informazioni necessarie.
Il sistema comunque offre diverse funzionalità.
Oltre alla possibilità di crearsi una propria vetrina, Google Merchant Center permette ad esempio agli esercenti di ideare una campagna shopping con tanto di annunci specifici, oppure di collegare il proprio account a Google Places, per sfruttare l’opzione Negozi vicini.
Il suo scopo principale è comunque quello di fornire uno spazio di esposizione ai titolari di un e-commerce.
Di conseguenza, uno degli step fondamentali riguarda l’upload del proprio catalogo sulla piattaforma. Ed è bene tener conto di alcuni fattori durante questo passaggio.
Innanzitutto non va dimenticato che i prodotti verranno comunque indicizzati all’interno del motore di ricerca.
Ciò vuol dire che una scheda di prodotto che funzioni non può trascurare la semantica SEO.
Controlla quindi la lunghezza dei titoli e delle descrizioni e poni quanta più attenzione possibile sulla ricerca delle parole chiave e l’uso delle stesse all’interno dei tuoi testi.
Anche le immagini da caricare hanno bisogno di rientrare in certi standard.
Sì, ad esempio, a foto originali, scattate in modo professionale, e che mettano in risalto le caratteristiche esclusive del tuo prodotto.
Meglio evitare invece foto scadenti, di bassa qualità e magari anche prese su internet.
Cosa conviene vendere su Google Shopping
Non ci sono delle vere e proprie restrizioni sulla tipologia di prodotto da vendere su Google Shopping.
La piattaforma può essere infatti utilizzata da chiunque sia titolare di un negozio e abbia voglia di lanciarsi nel mondo dello shopping online per estendere il bacino di clienti.
Vero è però che alcuni prodotti hanno più di altri possibilità di successo. In genere, quando si parla di cataloghi online si fa riferimento a due insiemi di prodotti.
Il primo include la merce di nicchia, ovvero quella generalmente destinata a un gruppo ristretto di persone, detto nicchia per l’appunto; è il caso, ad esempio, dei prodotti legati a un hobby o un interesse particolare, oppure beni che rispondono a bisogni specifici.
L’altro insieme è invece quello dei prodotti popolari; in altre parole, tutto ciò che riguarda beni di consumo di massa, dai vestiti ai giocattoli, ecc.
È chiaro che, nell’ambito dello shopping online, ad avere la meglio è il prodotto di nicchia: meno concorrenza e un’utenza già ben definita.
Certo questo non deve fermare chi invece vende altro: non c’è merce che non possa essere inclusa nella piattaforma, e chi ha voglia di emergere può comunque farlo applicando strategie di marketing mirate e ben strutturate.
Secondo alcuni dati recentemente raccolti, fra i prodotti che vengono venduti con più facilità su Google Shopping troviamo:
- oggetti di seconda mano, usato e vintage;
- tutto ciò che è fatto a mano;
- dipinti o fotografie;
- corsi, workshop e video;
- libri ed ebook.
Tutto quello che è esclusivo e difficile da trovare su Google Shopping può avere alte probabilità di successo.
Inizia a guadagnare con i tuoi prodotti
Se vuoi guadagnare di più con il tuo e-commerce, Google Shopping rappresenta quindi un’opzione interessante, una strada che sarebbe il caso di percorrere.
Certo, inserire un catalogo di prodotti sulla piattaforma e aspettare che venga notato dagli utenti di Google non servirà a molto.
Come ogni altra piattaforma online, anche in questo caso bisogna operare strategicamente, provando a raggiungere livelli di visibilità effettivamente utili ad aumentare i profitti.
Anche in questo caso, infatti, non si può fare a meno di un’accurata promozione dei contenuti, nonché di un’analisi dettagliata delle metriche.
Ad esempio è importante tener conto degli annunci e dei prodotti più efficaci, lavorare sull’ottimizzazione delle conversioni e mettere in pratica campagne di remarketing.
Se vuoi sbarcare su Google Shopping, o hai già iniziato a utilizzarlo e non sai bene come sfruttarlo al meglio, puoi sempre compilare il form qui sotto e richiedere una consulenza.
La nostra agenzia Google Ads Nextre Digital può fornirti tutto l’aiuto di cui hai bisogno.